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Chi rischia di entrare in Sette con Controllo Mentale (SeCoM) degli adepti?

Virtualmente CHIUNQUE!

Alcuni miti da sfatare



1. Un “vero” cristiano non può essere fregato da sette religiose.
FALSO.
Anche sacerdoti, studenti e studiosi di teologia possono essere coinvolti in una SeCoM, date le giuste condizioni, falsa informazione e inganno.

2. Solo persone ignoranti o emozionalmente deboli finiscono dentro le sette.
FALSO.
Ogni anno gente sofisticata, colta, ricca e intelligente resta coinvolta in qualche tipo di SeCoM. Tenete conto che, di norma almeno, i leader di tali sette non sono particolarmente interessati a gente povera, ignorante o emotivamente disturbata.

3. Controllo mentale e lavaggio del cervello sono la stessa cosa.
FALSO.
Il controllo mentale si effettua attraverso una persuasione sottile, amichevole, sorridente. Il lavaggio del cervello (cosiddetto brainwashing) è fatto da un nemico notorio contro la volontà di una persona. I due fenomeni utilizzano anche metodi e tecniche differenti.

4. Finire in una setta può accadere a certa gente, ma non a me!
FALSO.
Le SeCoM sono una realtà virtualmente pericolosa per ciascuno. Inoltre l'idea che ‘a me non può succedere aumenta il rischio anziché diminuirlo. La consapevolezza che qualsiasi mente può essere controllata, se soltanto la si mette nelle giuste condizioni, al contrario, rende avvertiti e quindi più forti.

5. Le sette si riconoscono perché si vede un esercito di schiavi che servono agli interessi di uno solo.
FALSO.
Anche se la spoliazione dei beni e/o delle energie dei membri è assai frequente nelle SeCoM, i membri si muovono non solo in base alla paura, ma assai spesso anche in vista di loro gratificazioni collocate talvolta nel futuro, talvolta nel paradiso, nelle prossime vite, ma assai spesso anche effettivamente realizzate nel qui-ed-ora. Si tratta di una sorta di mutuo scambio dove la soddisfazione dei bisogni di potere, influenza etc. di uno, di pochi, o in certi casi anche di molti, vengono scambiati con la soddisfazione (reale o creduta tale) di bisogni regressivi di molti altri.

Questo testo è una sintesi originale da numerosi studi sull'argomento. Fonti (salvo diversa indicazione): S. Hassan, J.Groenveld, Cult Awareness & Information Centre of Australia, J. Jacobsen, M.T.Singer, M. Langone e molti altri coi quali mi scuso per la mancata citazione.

© Franco Nanni 1996. Renewed 1999
Può essere riprodotto digitalmente o in fotocopia alla condizione che la riproduzione sia integrale.

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